Cultura umanistica e cultura scientifica si incontrano

Cultura umanistica e cultura scientifica si incontrano

lo dimostrano i giovani al Campus Universitario di Savona

Lunedì 17 Febbraio alle 11:30, nell’aula 101 della palazzina Delfino, verranno presentati i lavori scientifici che hanno visto lavorare insieme in questi mesi all’interno delle attività dell’associazione Giovani per la Scienza un gruppo di giovani di “scienze umane” appartenenti al liceo Della Rovere con compagni delle altre scuole savonesi e la guida di giovani soci universitari. culture si incontrano 1 La scienza e la storia umana che verranno presentate dai giovani cominceranno dagli studi di Galilei sulla caduta dei corpi attraverso il suo piano inclinato, ricostruito in laboratorio e dai suoi esperimenti ideali, come li chiamò Einstein, che lo portarono alle rivoluzionarie concezioni del mondo, che tanto gli costarono nella vita.

Giovani ragazze, arte, tecnica, possono essere un tutt’unoculture si incontrano 2

Il secondo lavoro farà passare oltre due secoli di storia scientifica e riguarderà la ricostruzione di strumentazione fatta da Alessandra, Martina, Nicole e Silvia delle scuole superiori di Savona, per studiare le linee di forza dei campi elettrici, che verranno proiettate e mostreranno figure armoniose formarsi e variare sulla parete al cambio della forma degli elettrodi costruiti e saldati dalle giovani stesse. Senza i campi elettrici oggi non avremmo neanche i cellulari.

La scienza e la tecnica ai tempi nostri culture si incontrano 3

Il terzo esperimento infine porterà attraverso un salto di altri due secoli ai nostri tempi. Si tratta di una macchinina, che si muoverà nell’aula con le parole “avanti”, “indietro”, “a destra” e “a sinistra”, comandata a distanza attraverso la voce dei giovani, grazie a un sofisticato circuito elettronico costruito e programmato anche questa volta dai giovani stessi.

I Giovani per la Scienza in visita a VIRGO

UNA MERAVIGLIA ITALIANA POCO CONOSCIUTA

 

6 CHILOMETRI DI GIGANTESCHI TUBI SOTTO VUOTO ULTRA SPINTO DI UN MILIONESIMO DI MILIONESIMO DI ATMOSFERE ALLA RICERCA DELLE ONDE GRAVITAZIONALI DI EINSTEIN.

virgo gruppo I Giovani per la Scienza, che hanno sede presso l’Unione Industriali e i laboratori del Campus e dell’ITIS di Savona, sono stati accolti e guidati dal ricercatore Dott. Franco Frasconi a Cascina, presso Pisa, per visitare l’interferometro VIRGO (http://www.ego-gw.it/public/virgo/virgo.aspx), uno tra i laboratori più avanzati del Mondo, che esplora l’Universo per confermare la teoria generale di Einstein. virgo immagine E’ una eccellenza italiana, che conferma che i nostri scienziati non sono secondi a nessuno nel Mondo. Questi esempi visivi e la passione di chi vi lavora e li realizza entusiasmano i giovani e li spingono a intraprendere gli studi scientifici.

Intervista alla presidentessa dei “Giovani per la Scienza” Bianca Ferrari

Da savonanews.it

Savona: “Giovani per la Scienza” crede nei ragazzi.

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Savona News è andata a trovare Bianca Ferrari (nella foto) per capire come è nata l’Associazione “Giovani per la Scienza”, un’associazione che è qualcosa di unico nel panorama italiano e anche in Europa.

“Questa associazione è nata grazie alla passione per la fisica maturata durante un biennio dell’Itis Galileo Ferraris di Savona quando circa 7anni fa, quattro/cinque miei studenti mi chiesero di poter continuare a studiare la fisica al di fuori dell’orario scolastico (ora i ragazzi fondatori sono tutti all’università e stanno frequentando il terzo/quarto anno presso facoltà scientifiche); così partirono delle lezioni pomeridiane prima con sette ragazzi per arrivare nel giro di due anni ad una trentina di ragazzi che al mercoledì pomeriggio si davano appuntamento spontaneamente nei laboratori della scuola per seguire i laboratori di fisica e fare esperimenti” ecco come ci ha raccontato la nascita di questo interessante progetto, Bianca Ferrari, l’attuale Presidente dell’Associazione “Giovani per la Scienza” ed ex insegnante di fisica dell’Itis Galileo Ferraris.

La notizia della nascita di “Giovani per la Scienza” arrivò a Luciano Pasquale, Direttore dell’Unione Industriali di Savona che suggerì alla professoressa Ferrari di creare una vera e propria associazione a tutti gli effetti che tutelasse il lavoro svolto fino a quel momento con la presenza di un presidente e di un vice. Grazie all’appoggio dell’Unione Industriale che offriva la propria sede come sede sociale “Giovani per la Scienza” poteva così diventare una associazione legale. L’Associazione Giovani per la Scienza si è costituita ufficialmente in data 19 aprile 2005 e vanta il supporto, oltre a quello dell’Unione Industriali, della Fondazione A. De Mari e della SPES. I soci dell’associazione sono attualmente 70 e sono tutti giovani impegnati nello studio della scienza e della problematiche che essa pone nella società.

“Prima la nostra sede operativa era solo presso l’Itis, ora abbiamo anche un laboratorio presso il Campus universitario di Savona che è nato in soli due mesi; abbiamo ragazzi che provengono da scientifico, classico, nautico etc.. è la cosa ancora più importante da sottolineare è che sono i ragazzi che hanno scelto liberamente e volontariamente di entrare a far parte di questa associazione la cui unica condizione per farvi parte è la serietà e l’impegno nello studio e nelle attività che si svolgono settimanalmente. Le caratteristiche storico culturali diverse di ciascuna scuola permettono un lavoro di squadra con l’apporto di abilità diverse e questo costituisce una reale opportunità di fare di Savona un centro di eccellenza nel panorama scientifico nazionale ed internazionale” ha sottolineato la Ferrari.

Le lezioni che vedono la partecipazione dei ragazzi si compongono di una parte teorica di circa un’ora ad alto livello universitario e di un’altra ora in laboratorio dove vengono inventati esperimenti e dove si fanno studi che vanno dall’elettronica applicata alla meccanica. I ragazzi sono liberi di sperimentare e creare o mettere in pratica le teorie apprese durante le lezioni. Nei laboratori sono stati ripercorsi e ricostruiti gli esperimenti più importanti della storia della fisica, dal pendolo di Foucalt all’esperimento di Cavendish.

Grande importanza viene data anche all’esperienza diretta grazie all’organizzazione di visite didattiche organizzate da “Gioveni oer la Scienza” alle maggiori realtà scientifiche europee, come ad esempio la visita ad una centrale nucleare in Svizzera o alla Città dello Spazio a Tolosa fatte grazie ai contributi della Fondazione De Mari e dell’Unione Industriali che permettono ai ragazzi di pagare solo una piccola quota simbolica, proprio per permettere a tutti i ragazzi di poter partecipare alla attività senza gravare ulteriormente sulla famiglia.

Il direttivo è composto dall’ex prof.ssa Ferrari, dal prof. Pasqualino Addiego e in gran parte dai ragazzi stessi come ad esempio il vice presidente Guido Sivoli, che a soli 18 anni vantava già questa carica. Anche il prof. Luciano Alfini fa parte di questo progetto fin dall’inizio avendo condiviso con Bianca Ferraris molti anni di laboratorio.

“Il nostro compito di educatori è quello di trasmettere ai ragazzi la conoscenza – ha sottolineato la Presidente dei Giovani per la Scienza – e sopratutto vedere i ragazzi come esseri pensanti e agenti cercando di valorizzare le loro diversità. I ragazzi hanno rapporti con l’industria e hanno modo di poter frequentare gli ambienti industriali e mi piace ricordare come diceva Shimon Peres che ci sono due scuole: quella del mattino è quella scelta dai genitori mentre la scuola del pomeriggio è quella che scelgono i ragazzi, ed è compito degli educatori stimolarli e farli avvicinare a realtà alternative che non siano solo tv e sport; i ragazzi se incuriositi nel modo giusto sanno avvicinarsi a cose serie divertendosi e quello che cerchiamo di fare nella nostra associazione è anche quello di responsabilizzarli e renderli autonomi infatti ogni ragazzo ha un compito ben preciso all’interno del gruppo e in ogni gruppo ci sono dei responsabili”.

Nell’organico dell’associazione ci sono anche genitori dei ragazzi come Ezio Battisteli che si occupa di gestire i conti, Anna Gaggero Noberasco che insieme alla figlia Enrica si occupano di gestire i rapporti tra le famiglie e l’associazione. Il direttivo è composto oltre che da Enrica Noberasco anche da Fabio Verbosio, responsabile dei contatti stampa, Giulio Pizzigoni e Guido Sivori, tutti ragazzi che ora frequentano l’università.

“I “Giovani per la Scienza” ogni anno partecipano anche al progetto Fabbriche Aperte, dove ogni industria che partecipa ha un nostro referente che svolge anche la funzione di tutor per i ragazzi delle medie che partecipano attivamente al progetto, (nato par far conoscere da vicino agli studenti il mondo dell’industria e del lavoro) visitando dall’interno le fabbriche che si mettono a disposizione dei ragazzi” ha sottolinato Bianca Ferrari.

Al pomeriggio vengono organizzate anche conferenze alla quali sono invitate anche le famiglie dove vengono trattati ogni volta argomenti diversi che vanno dai buchi neri, alla Luna, a Marte o alla fisica per la medicina, un modo per avvicinare al mondo scientifico anche chi apparentemente non sembra essere interessato.

“É stato un grande momento da ricordare un anno fa quando il professor Antonino Zichichi, presidente del Centro Fermi dopo una visita nei nostri laboratori dell’Itis ha deciso di portare a Savona il progetto nazionale EEE da lui diretto; progetto che ha visto la partecipazione al Cern di Ginevra di tre nostri ragazzi e della nostra associazione per la creazione di un rivelatore a raggi cosmici a energie estreme, che verrà poi installato nei laboratori dell’Itis per captare le particelle provenienti dallo spazio. Ma ancora più grande è stata la nostra soddisfazione quando Zichichi è tornato a Savona per la seconda volta a trovarci in occasiona della conferenza pubblica relativa al “Il Progetto EEE a Savona”, facente parte del progetto nazionale del Centro Fermi “EEE (Estreme Energy Events): portare la scienza nel cuore dei giovani” ideato da Zichichi con il sostegno del Centro Fermi, dell’INFN, del MIUR, del CERN e del CCSEM” ha ricordato Bianca Ferrari.

Lo scopo del Progetto EEE è di intercettare i raggi cosmici a energie estreme che provengono dall’Universo, e di capire dove, come e quando nascono quelli primari che costituiscono la cenere del Big Bang. Affinché il progetto abbia successo è necessaria una triangolazione, ovvero i raggi cosmici devono essere captati in modo sincrono da tre rilevatori posti ad una certa distanza l’uno dall’altro.

Per questa ragione sono state coinvolte le tre scuole di Savona (I.I.S. Chiabrera Martini, I.I.S. Ferraris Pancaldo e il Liceo Scientifico Grassi) nelle quali verranno installati i rilevatori.

La captazione sincronizzata da parte dei tre rilevatori dei raggi cosmici ad energie estreme costituirebbe non solo un grande successo per le scuole coinvolte e per l’associazione che ne coordina l’attività, ma per l’intero mondo scientifico.

I rilevatori sono stati costruiti dagli studenti presso la sede del CERN di Ginevra.

Il progetto servirà quindi a dare ai giovani una formazione tecnico-scientifica completa.

“Giovani per la Scienza” vede aumentare di anno in anno i suoi soci ed è bello sapere che ci sono tanti giovani che scelgono volontariamente di dedicare il loro tempo alla scienza.

Premio per l’Outreach della Società Italiana di Fisica

Da IVG.it – 3 Agosto 2013

La professoressa Bianca Ferrari riceverà il Premio SIF per l’Outreach

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Prestigioso riconoscimento per l’associazione “Giovani per la Scienza” di Savona. La Società Italiana di Fisica, presieduta da Luisa Cifarelli, ha conferito il Premio SIF per l’Outreach alla professoressa Bianca Ferrari, savonese, e al professor Giuseppe Mussardo, triestino.Vi è stato conferito il Premio per  l’Outreach – si legge nella comunicazione – destinato ad un laureato in fisica che negli ultimi cinque anni abbia effettuato o promosso un’importante attività di diffusione della cultura scientifica, con le seguenti motivazioni”. Riguardo alla professoressa Ferrari, “per il suo costante impegno nella diffusione della cultura scientifica attraverso rapporti di collaborazione tra scuola e realtà esterne, in particolare per la sua intensa attività di promozione della fisica tra i giovani e le imprese attraverso incontri, dibattiti e dimostrazioni di esperimenti nel quadro dell’associazione ‘Giovani per la Scienza’”. Per quanto concerne il professor Mussardo, “per i suoi notevoli contributi alla diffusione della conoscenza in fisica e alla crescita della cultura scientifica presso il vasto pubblico, in particolare con la realizzazione di una serie di film-documentari originali su grandi figure della fisica, come Boltzmann, Chandrasekhar e Salam”. La cerimonia di consegna del premio si terrà lunedì 23 settembre alle ore 9 durante l’inaugurazione del 99° congresso nazionale della Società Italiana di Fisica a Trieste, presso l’aula magna del rettorato dell’Università degli Studi di Trieste in piazzale Europa.

CONFERENZA – Le Biotecnologie: LA SCIENZA DEL FUTURO

Comunicato Stampa

CONFERENZA

Le Biotecnologie: LA SCIENZA DEL FUTURO

Ingegneria della cartilagine, dal laboratorio alla clinica

L’Associazione “Giovani per la Scienza”, venerdì 30 Novembre alle ore 17 presso la sala convegni dell’Unione Industriali, presenta il biologo savonese Andrea Barbero, diplomato chimico dell’Itis G Ferraris, laureato e specializzato in Italia, attualmente PD Dr presso l’Ospedale Universitario di Basilea in Svizzera , che parlerà degli importanti risultati ottenuti nelle attività di laboratorio da lui coordinate sulla ricostruzione della cartilagine.

Nel laboratorio di Ingegneria dei Tessuti dell’ Università di Basilea si sta svolgendo ricerca di base indirizzata allo studio del comportamento di condrociti (cellule della cartilagine) e di cellule staminali da midollo osseo per la generazione di tessuti cartilaginei a scopo di trapianto. Grazie agli ottimi risultati ottenuti, il laboratorio dell’ Universitätsspital ha recentemente ottenuto il permesso dalle autorità competenti di iniziare test clinici per il trattamento di lesioni della cartilagine del ginocchio.

Programma

Saluto del Dott. Luciano Pasquale Direttore
Unione Industriali della Provincia di Savona

PresentaProf.ssa Bianca Ferrari – Presidente

Associazione “Giovani per la Scienza”

CoordinaDott. Guido Sivori – Vice Presidente

Associazione “Giovani per la Scienza”

Conferenza PD Dr Andrea Barbero

Universitätsspital Basel (Svizzera)

Intervengono Prof. Ing. Federico Delfino Pro-Rettore

Campus Universitario di Savona

Prof. Alessandro Gozzi- Preside ISS “Ferraris-Pancaldo”

Conclude Dott. Fabio Verbosio Matematico Socio “Giovani per la Scienza”

I “Giovani per la Scienza” ospiti per una intera giornata del Paul Scherrer Institut

I “Giovani per la Scienza”  ospiti per una intera giornata del Paul Scherrer Institut (PSI) di Villigen presso Zurigo hanno potuto vedere il sincrotrone a luce di elettroni tra i più potentì del mondo

Più di 70 giovani dell’Associazione hanno potuto partecipare alla visita,  organizzata dopo un anno di studio e di costruzione di esperimenti presso il loro laboratorio al Campus Universitario di Savona e presso i laboratori dell’ITIS G. Ferraris per sviscerare l’atomo, la relatività di Einstein, la ionizzazione dei gas, la storia e le leggi dell’elettromagnetismo , gli acceleratori di particelle.

I GpS al Paul Scherrer Institut di Villigen (CH)

Il PSI é un gigantesco laboratorio di ricerca che si occupa di studiare il cambiamento climatico, lo studio delle terapie contro il cancro, la ricerca di nuovi farmaci  e lo studio di nuovi materiali .

In esso lavorano 1300 persone che provengono da tutto il mondo e collaborano in progetti internazionali.

 L’accoglienza fatta all’Associazione da parte del Centro è stata particolarmente significativa,  con la disponibilità a presentare non solo la parte normalmente aperta al pubblico, ma facendo entrare i giovani negli straordinari impianti e laboratori  quali  l’acceleratore di protoni, la produzione di neutroni per “spallazione” e il sincrotrone a luce di elettroni.

I ricercatori del Centro hanno  manifestato grande interesse verso l’Associazione per il fatto che al suo interno  tanti giovani di Savona, in modo volontario, si dedichino con costanza a studi scientifici ed è stata data  grande disponibilità a continuare la collaborazione e a intervenire anche nella nostra città, con incontri dedicati ad approfondire gli argomenti che la scienza moderna sta affrontando in questi centri di livello mondiale.

Siamo lieti , dicono i “ GpS”  di questo riconoscimento e ringraziamo  la Fondazione De Mari e L’Unione Industriali di Savona che con il loro sostegno ci hanno permesso  di avere una esperienza cosi affascinante.

Incontro con Bruno Arpaia

MARTEDI’ 17 APRILE, ALLE ORE 17, L’ASSOCIAZIONE “GIOVANI PER LA SCIENZA” PRESENTA AL PUBBLICO SAVONESE LO SCRITTORE BRUNO ARPAIA PRESSO LA SALA CONVEGNI DELL’UNIONE INDUSTRIALI

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I “Giovani per la Scienza”, dopo aver portato in diverse occasioni al pubblico che li segue, ricercatori e scienziati per parlare dei laboratori dell’LHC del CERN di Ginevra, questa volta propongono il punto di vista di un importante scrittore italiano, Bruno Arpaia, finalista al Premio Strega 2011, che, cosa non comune, si immerge in quell’ambiente della scienza per raccontarlo.

Nel suo thriller“L’energia del vuoto”, ambientato appunto nei laboratori del CERN di Ginevra, i grandi problemi dell’uomo, del tempo, dello spazio, dell’esistenza, si intreccianoconuna storia di spionaggio, piena di suspense, di intrighi, di stati di ansia, di tensione, nella quale l’etica degli scienziati e la loro vita privata vengono messi continuamente in discussione. Nel loro statuto e sulla loro tessera di soci, i Giovani per la scienza riportano un pensiero di Werner Heisenbertg: “La scienza la fanno gli uomini, considerazione banale ma troppo spesso dimenticata” . Questa è il senso che essi danno ai loro incontri sulla scienza e per questo essi dicono di sentire loro vicino il pensiero di Bruno Arpaia nel cogliere con profondità la similitudine tra scienza e avventura umana.

In Arpaia scienza e letteratura non sono in contrapposizione, ma fanno parte di una unica cultura, quella della storia della civilizzazione dell’uomo.

Open Day del Campus di Savona

Comunicato stampa.

I lavori dei “GpS” in mostra all’Open Day del Campus
La prof.ssa Ferrari e i giovani soci all

I ragazzi dell’Associazione “Giovani per la Scienza” espongono le loro creazioni all’Open Day del Campus di Savona e da oggi, 15 marzo 2012, aprono il loro laboratorio scientifico a chi vuole visitarlo su appuntamento, perché a Savona si possa nel tempo libero parlare di scienza tra i giovani. Anche le scolaresche sono invitate, basta contattare la Prof.ssa Bianca Ferrari.

In tre anni di lavoro nel loro laboratorio al Campus, con il sostegno della SPES, dell’Unione industriali , della Fondazione De Mari, dell’ITIS G. Ferrarsi di Savona, i ragazzi hanno aggiustato antichi strumenti, come la macchina di Van de Graaf o un modello ora funzionante del telefono, un gruppo ha letto di Galileo Galilei i “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze” per “immedesimarci in lui”, come racconta Camilla, “e ricostruire il suo piano inclinato rivivendo il mondo di quell’epoca, che non disponeva delle nostre strumentazioni sofisticate ma in cui Galilei seguiva il battito del polso per scandire il tempo”. Prendendo spunto da un dipinto e dai musei di Firenze e di Monaco di Baviera, hanno così realizzato con l’aiuto e la maestria del Prof. Luciano Arfini, un piano inclinato, antichizzandolo con le vernici e traguardando gli spazi con campanelle e sostegni di ottone.

Alcuni soci spiegano come funzionano il piano inclinato e gli altri strumenti ai ragazzi in visita all

Un secondo gruppo ha letto l’”Evoluzione della Fisica” di Albert Einstein e ricostruito con le proprie mani un laboratorio elettromagnetico seguendo il filo conduttore del pensiero del grande scienziato.

Altri catturano ioni con uno strumento da loro inventato per misurare la radioattività, sostenuti dal Dott. Giovanni Ghiso di Fisica Sanitaria dell’ASL e con l’aiuto del prof. Lino Addiego, altri misurano la lunghezza d’onda di un laser, altri ancora hanno costruito un motore Stirling, usando il loro ingegno e lattine di pelati come cilindri e lattine di bibite come pistoni.

“Settimana dopo settimana,” dice Luca, “ scopriamo quanto dia soddisfazione sfruttare il nostro tempo libero per studiare le opere dei grandi scienziati e creare con le nostre mani e la nostra mente quanto loro ci insegnano”.

I GpS (Giovani per la Scienza), si incontrano al Campus Universitario tutti i venerdì dalle 14 alle 16:30 presso la Palazzina Delfino, aula 101.

IL CAMINO CATTURA IONI FUNZIONA!

Comunicato stampa.

“Noi non catturiamo neutrini, ma ioni sì!” dicono i giovani dell’Associazione “Giovani per la Scienza” che  al Campus universitario di Savona hanno  sperimentato la loro nuova invenzione per catturare gli ioni prodotti dai raggi cosmici nell’impatto con l’atmosfera.

È da un po’ che i giovani dell’associazione  mettono le loro teste e il loro impegno alla costruzione di questo strumento. Si tratta principalmente di un tubo d’acciaio che funge da camino, un ago e una rete, messi opportunamente  insieme, così che ioni ed elettroni finiscano in trappola e vengano rilevati, permettendo di misurare la radioattività del luogo.

Il camino cattura ioni
Il camino cattura ioni e i suoi costruttori con il dottor Giovanni Ghiso e la prof.ssa Bianca Ferrari

Il Dott. Giovanni Ghiso, direttore di Fisica sanitaria dell’ASL 2, il 22 dicembre si è recato al Campus nel laboratorio dei GpS e ha sperimentato con loro il nuovo strumento, che con grande soddisfazione di tutti ha funzionato.

 

Una giovane dell’Associazione lo ha intervistato:

Cosa ne pensa, Dott. Ghiso, di quello che abbiamo fatto ?

Il vostro è risultato un ottimo lavoro. Ma il semplice fatto che vi chiediate il perché avvenga un qualche fenomeno e quindi vi poniate delle curiosità è molto importante.

Cosa ne pensa dell’Associazione Giovani per la Scienza ?

Grazie ai miei figli riesco a conoscere “l’ambiente” dei giovani. Siete costantemente bombardati da falsi segnali ed è confortante per noi con i capelli bianchi che nonostante ciò una parte del vostro cervello si appassioni  a questo tipo di cose e questo ci dà una speranza per il futuro.

Che consigli potrebbe darci per la nostra Associazione?

Mio consiglio è di continuare così. Quello che state facendo è molto bello e se continuerete su questa strada, migliorandovi, riuscirete a cogliere risultati sempre più importanti.

Com’è possibile entrare a lavorare in questo campo ?

Riguardo alla radioterapia e alla medicina nucleare bisogna avere una laurea in medicina e chirurgia con una specializzazione per l’appunto in questi due ambiti. Per quanto riguarda il mio lavoro io non sono un medico, sono un fisico e all’interno dell’ospedale c’è un gruppo di fisica sanitaria che non dipende dai medici. Il capo di questo reparto è un fisico e qui bisogna avere una laurea in fisica con una specializzazione in ambito sanitario.

Per i Giovani per la Scienza è stato un modo di finire l’anno di grande soddisfazione.

Savona, conferenza sull’accelleratore di particelle del Cern di Ginevra

Da SAVONAnews.it – 7 Novembre 2011

Mercoledì 9 novembre alle ore 17 presso la Sala Convegni dell’Unione Industriali di Savona il Dott. Gianluca Gemme primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Genova terrà una conferenza organizzata dall’Associazione Giovani per la Scienza su “LHC (Large Hadron Collider) TRA MITO E REALTA’”

Porterà il suo saluto il Dott. Luciano Pasquale. Presenterà la Prof.ssa Bianca Ferrari, Presidente della Associazione, che oggi conta più di 80 giovani soci impegnati nel loro tempo libero nello studio e nella diffusione della scienza. Interverrà il Prorettore del Campus Universitario di Savona, Ing. Federico Delfino. Il coordinamento sarà affidato a Guido Sivori, giovane socio tra i fondatori
dell’Associazione e suo Vice Presidente.

L’LHC del CERN di Ginevra è uno degli strumenti scientifici più complesso mai costruito.
Diecimila persone provenienti da 60 paesi hanno aiutato a progettare e costruire
l’acceleratore e 6500 scienziati e ingegneri di 500 università e 80 nazioni (tra cui l’Italia), circa la metà della comunità mondiale scientifica della fisica delle particelle, lavorano agli esperimenti condotti al CERN.
All’LHC si vogliono ricreare in modo controllato le condizioni che esistevano meno di un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang da cui ebbe origine l’attuale Universo.
Il miliardo di collisioni per secondo tra protoni a energie così alte, come esistevano appena dopo il Big Bang, vengono riprese da giganti camere digitali.

E’ una scuola di formazione di generazioni di scienziati che poi saranno occupati in tutti i campi della ricerca e dell’ industria, dallo studio di nuovi materiali, alla ricerca di nuovi farmaci o di nuovi trattamenti medici.
Se oggi ci sono nuove forme di diagnostica con la risonanza magnetica e nuove cure dei tumori con il bombardamento mirato di particelle, ciò è merito delle ricerche fatte presso questi acceleratori di particelle giganteschi come l’LHC del CERN di Ginevra.

Tutti oggi usiamo il computer, internet, l’e-mail, “clicchiamo” www…, ma pochi sanno che WWW (World Wide Web) è nato al CERN ad opera di Tim Barners-Lee.

La ricaduta tecnologica e scientifica degli esperimenti del CERN ricadono sulla nostra vita quotidiana, anche se noi non ne siamo coscienti.

Savona, all’Unione Industriali una conferenza sul “Lhc” del Cern di Ginevra

Da IVG.it – 7 Novembre 2011

Mercoledì 9 novembre, alle ore 17, presso la Sala Convegni dell’Unione Industriali di Savona, il Dott. Gianluca Gemme, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Genova, terrà una conferenza organizzata dall’Associazione Giovani per la Scienza sul tema “LHC (Large Hadron Collider) tre mito e realtà”.

All’evento sarà presente anche Luciano Pasquale. La conferenza sarà invece presentata dalla Prof.ssa Bianca Ferrari, Presidente della Associazione, che oggi conta più di 80 giovani soci impegnati nel loro tempo libero nello studio e nella diffusione della scienza. Interverrà il Prorettore del Campus Universitario di Savona, Ing. Federico Delfino. Il coordinamento sarà affidato a Guido Sivori, giovane socio tra i fondatori dell’Associazione e suo Vice Presidente.

L’LHC del CERN di Ginevra è uno degli strumenti scientifici più complesso mai costruito. Diecimila persone provenienti da 60 paesi hanno aiutato a progettare e costruire l’acceleratore e 6500 scienziati e ingegneri di 500 università e 80 nazioni (tra cui l’Italia), circa la metà della comunità mondiale scientifica della fisica delle particelle , lavorano agli esperimenti condotti al CERN. All’LHC si vogliono ricreare in modo controllato le condizioni che esistevano meno di un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang da cui ebbe origine l’attuale Universo.

“Il miliardo di collisioni per secondo tra protoni a energie così alte, come esistevano appena dopo il Big Bang, vengono riprese da giganti camere digitali. E’ una scuola di formazione di generazioni di scienziati che poi saranno occupati in tutti i campi della ricerca e dell’ industria, dallo studio di nuovi materiali, alla ricerca di nuovi farmaci o di nuovi trattamenti medici. Se oggi ci sono nuove forme di diagnostica con la risonanza magnetica e nuove cure dei tumori con il bombardamento mirato di particelle, ciò è merito delle ricerche fatte presso questi acceleratori di particelle giganteschi come l’LHC del CERN di Ginevra” spiegano gli organizzatori dell’evento.

“Tutti oggi usiamo il computer, internet, l’e-mail, ‘clicchiamo’ www…, ma pochi sanno che WWW (World Wide Web) è nato al CERN ad opera di Tim Barners-Lee. La ricaduta tecnologica e scientifica degli esperimenti del CERN ricadono sulla nostra vita quotidiana, anche se noi non ne siamo coscienti” concludono dall’associazione giovani per la Scienza.

Savona: conclusa la prima settimana del Progetto Ingegnere al Campus

Da IVG.it – 30 Gennaio 2011

Si è conclusa la prima settimana del “Progetto Ingegnere” al Campus di Savona, con soddisfazione sia da parte dei ragazzi che dei docenti e ricercatori. 66 studenti delle quarte e quinte del Ferraris Pancaldo si sono divisi in 10 gruppi e hanno lavorato ciascun gruppo a un suo progetto con full immersion dalla mattina alla sera, affiancati dai docenti e ricercatori del Campus.

A fine settimana hanno poi presentato i loro lavori a tutti gli altri partecipanti e docenti. C’è chi ha studiato scientificamente il traffico autostradale o quello ai semafori, in poche parole per i comuni mortali hanno cercato di risolver il problema: perché si formano le code? Come diluire la densità del traffico? Quanto la velocità diminuisce in funzione dell’aumento delle auto? Solo che il tutto lo hanno fatto usando programmi informatici non così semplici e con grafici tridimensionali. C’è invece chi ha studiato come si formano i fulmini nei temporali e come interferiscono sulle reti elettriche, per cui a noi succede che salta la tele o addirittura la luce.

C’è poi chi ha studiato il rilevamento satellitare in particolare per rilevare le variazioni ambientali e le situazioni di disastri per alluvioni o altro. C’è infine chi ha studiato le turbine a gas o la produzione di energia con le biomasse . I giovani hanno scoperto di essere capaci a imparare ad elaborare cose interessanti e non semplici e a provarci soddisfazione, i docenti hanno evidenziato la serietà dei giovani. La seconda tranche del Progetto andrà in atto nei pomeriggi dalle 14 alle 16:30 della settimana dal 14 al 18 febbraio e poichè riguarda la preparazione ai test di ingresso delle facoltà scientifiche, si vedrà se i giovani se la caveranno altrettanto bene con la matematica e la fisica.

Parte dall’Itis la strada per diventare ingegnere

Da SavonaEconomica.it – 21 Gennaio 2011

Presentato ieri all’Istituto Tecnico Ferraris – Pancaldo, partirà lunedì prossimo, 24 gennaio, nel Campus universitario di Savona, il Progetto Ingegnere, iniziativa che intende “costruire” un percorso di laurea partendo già dalla scuola media superiore. Il progetto coinvolge la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova con il preside Paola Girdinio, la Spes, società di promozione dell’Università, con il presidente Alessandro Schiesaro,  l’Istituto Secondario Superiore Ferraris – Pancaldo con il dirigente scolastico Gabriella Rosso, e l’Associazione Giovani per la Scienza con il presidente Bianca Ferrari. Tutti consapevoli dell’importanza di una figura professionale, quella dell’ingegnere, che rappresenta uno dei pilastri della società moderna, non solo per la capacità di affrontare i problemi tecnico-scientifici, ma anche e soprattutto per la sua capacità manageriale di organizzare persone nelle imprese.
Ieri, al “Ferraris Pancaldo”, l’ing. Simona Sacone, docente nel corso di laurea di Ingegneria Gestionale presso il Campus di Savona, l’ing. Franco Lolli, docente e collaboratore della scuola superiore e la prof. Bianca Ferrari, presidente dell’Associazione Giovani per la Scienza, hanno presentato alle classi quarte e quinte l’iniziativa, che si svolgerà interamente presso il Campus Universitario di Savona e che è incentrata sulla sinergia formativa tra gli insegnamenti scientifici delle scuole medie superiori e le attività di ricerca e di studio del polo Universitario di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova presso il Campus di Savona.
Sono già 66 gli studenti che si sono iscritti al progetto che partirà lunedì 24 al Campus di Savona e che prevede due tranche formative. La prima settimana gli allievi verranno affiancati per l’intera giornata dai docenti universitari e dai ricercatori del Campus in un percorso formativo che va dalle reti elettriche intelligenti alla simulazione dinamica di sistemi complessi, dal  modello di traffico autostradale ai modelli di nodi di trasporto multimodale, dalla gestione delle risorse naturali al telerilevamento satellitare per applicazioni  ambientali ed energetiche. Alla fine del precorso i giovani presenteranno in PowerPoint l’esperienza fatta.
La seconda tranche coordinata dall’Associazione Giovani per la Scienza, che ha sede operativa al Campus, partirà il 14 febbraio e vedrà gli studenti impegnati tutti i pomeriggi della settimana nell’ approfondire temi di analisi matematica, fisica e chimica, con l’obiettivo di motivarli  all’utilizzo in maniera operativa delle competenze scientifiche che stanno acquisendo nella scuola superiore  e dar loro strumenti per affrontare i test d’ingresso alle facoltà scientifiche.

“Progetto Ingegnere” al Campus di Savona

Da IVG.it – 20 Gennaio 2011

Oggi all’ ISS Ferraris Pancaldo l’ingegnere Simona Sacone, docente nel corso di laurea di Ingegneria Gestionale presso il Campus di Savona, l’ingegner Franco Lolli, docente e collaboratore della scuola superiore e la dottoressa Bianca Ferrari, presidente dell’Associazione Giovani per la Scienza presentano alle classi quarte e quinte l’iniziativa ‘Progetto Ingegnere- Per costruire un percorso di laurea partendo dalla scuola superiore’, che si svolgerà interamente presso il campus universitario di Savona.

Nasce così una sinergia formativa tra gli insegnamenti scientifici delle scuole medie superiori e le attività di ricerca e di studio del polo Universitario di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova presso il Campus di Savona. Sono già 66 gli studenti che si sono iscritti al progetto che partirà lunedì 24 e che prevede due tranche formative. La prima settimana gli allievi verranno affiancati per l’intera giornata dai docenti universitari e dai ricercatori in un percorso formativo che va dalle reti elettriche intelligenti alla simulazione dinamica di sistemi complessi, dal modello di traffico autostradale ai modelli di nodi di trasporto multimodale, dalla gestione delle risorse naturali al telerilevamento satellitare per applicazioni ambientali ed energetiche. Alla fine del precorso i giovani presenteranno in PowerPoint l’esperienza fatta.

La seconda tranche, coordinata dall’Associazione Giovani per la Scienza, che ha sede operativa al Campus, partirà il 14 febbraio e vedrà gli studenti impegnati tutti i pomeriggi della settimana nell’approfondire temi di analisi matematica, fisica e chimica, con l’obiettivo di motivarli all’utilizzo in maniera operativa delle competenze scientifiche che stanno acquisendo nella scuola superiore e dar loro strumenti per affrontare i test d’ingresso alle facoltà scientifiche.

Intervista di Gemma Siri alla prof.ssa Bianca Ferrari

Da SAVONAnews.it – 19 Marzo 2010

Savona News è andata a trovare Bianca Ferrari (nella foto) per capire come è nata l’Associazione “Giovani per la Scienza”, un’associazione che è qualcosa di unico nel panorama italiano e anche in Europa.

La prof.ssa Bianca Ferrari, presidente dell

“Questa associazione è nata grazie alla passione per la fisica maturata durante un biennio dell’Itis Galileo Ferraris di Savona quando circa 7anni fa, quattro/cinque miei studenti mi chiesero di poter continuare a studiare la fisica al di fuori dell’orario scolastico (ora i ragazzi fondatori sono tutti all’università e stanno frequentando il terzo/quarto anno presso facoltà scientifiche); così partirono delle lezioni pomeridiane prima con sette ragazzi per arrivare nel giro di due anni ad una trentina di ragazzi che al mercoledì pomeriggio si davano appuntamento spontaneamente nei laboratori della scuola per seguire i laboratori di fisica e fare esperimenti” ecco come ci ha raccontato la nascita di questo interessante progetto, Bianca Ferrari, l’attuale Presidente dell’Associazione “Giovani per la Scienza” ed ex insegnante di fisica dell’Itis Galileo Ferraris.

La notizia della nascita di “Giovani per la Scienza” arrivò a Luciano Pasquale, Direttore dell’Unione Industriali di Savona che suggerì alla professoressa Ferrari di creare una vera e propria associazione a tutti gli effetti che tutelasse il lavoro svolto fino a quel momento con la presenza di un presidente e di un vice. Grazie all’appoggio dell’Unione Industriale che offriva la propria sede come sede sociale “Giovani per la Scienza” poteva così diventare una associazione legale. L’Associazione Giovani per la Scienza si è costituita ufficialmente in data 19 aprile 2005 e vanta il supporto, oltre a quello dell’Unione Industriali, della Fondazione A. De Mari e della SPES. I soci dell’associazione sono attualmente 70 e sono tutti giovani impegnati nello studio della scienza e della problematiche che essa pone nella società.

“Prima la nostra sede operativa era solo presso l’Itis, ora abbiamo anche un laboratorio presso il Campus universitario di Savona che è nato in soli due mesi; abbiamo ragazzi che provengono da scientifico, classico, nautico etc.. è la cosa ancora più importante da sottolineare è che sono i ragazzi che hanno scelto liberamente e volontariamente di entrare a far parte di questa associazione la cui unica condizione per farvi parte è la serietà e l’impegno nello studio e nelle attività che si svolgono settimanalmente. Le caratteristiche storico culturali diverse di ciascuna scuola permettono un lavoro di squadra con l’apporto di abilità diverse e questo costituisce una reale opportunità di fare di Savona un centro di eccellenza nel panorama scientifico nazionale ed internazionale” ha sottolineato la Ferrari.

Le lezioni che vedono la partecipazione dei ragazzi si compongono di una parte teorica di circa un’ora ad alto livello universitario e di un’altra ora in laboratorio dove vengono inventati esperimenti e dove si fanno studi che vanno dall’elettronica applicata alla meccanica. I ragazzi sono liberi di sperimentare e creare o mettere in pratica le teorie apprese durante le lezioni. Nei laboratori sono stati ripercorsi e ricostruiti gli esperimenti più importanti della storia della fisica, dal pendolo di Foucalt all’esperimento di Cavendish.

Grande importanza viene data anche all’esperienza diretta grazie all’organizzazione di visite didattiche organizzate da “Gioveni oer la Scienza” alle maggiori realtà scientifiche europee, come ad esempio la visita ad una centrale nucleare in Svizzera o alla Città dello Spazio a Tolosa fatte grazie ai contributi della Fondazione De Mari e dell’Unione Industriali che permettono ai ragazzi di pagare solo una piccola quota simbolica, proprio per permettere a tutti i ragazzi di poter partecipare alla attività senza gravare ulteriormente sulla famiglia.

Il direttivo è composto dall’ex prof.ssa Ferrari, dal prof. Pasqualino Addiego e in gran parte dai ragazzi stessi come ad esempio il vice presidente Guido Sivoli, che a soli 18 anni vantava già questa carica. Anche il prof. Luciano Alfini fa parte di questo progetto fin dall’inizio avendo condiviso con Bianca Ferraris molti anni di laboratorio.

“Il nostro compito di educatori è quello di trasmettere ai ragazzi la conoscenza – ha sottolineato la Presidente dei Giovani per la Scienza – e sopratutto vedere i ragazzi come esseri pensanti e agenti cercando di valorizzare le loro diversità. I ragazzi hanno rapporti con l’industria e hanno modo di poter frequentare gli ambienti industriali e mi piace ricordare come diceva Shimon Peres che ci sono due scuole: quella del mattino è quella scelta dai genitori mentre la scuola del pomeriggio è quella che scelgono i ragazzi, ed è compito degli educatori stimolarli e farli avvicinare a realtà alternative che non siano solo tv e sport; i ragazzi se incuriositi nel modo giusto sanno avvicinarsi a cose serie divertendosi e quello che cerchiamo di fare nella nostra associazione è anche quello di responsabilizzarli e renderli autonomi infatti ogni ragazzo ha un compito ben preciso all’interno del gruppo e in ogni gruppo ci sono dei responsabili”.

Nell’organico dell’associazione ci sono anche genitori dei ragazzi come Ezio Battisteli che si occupa di gestire i conti, Anna Gaggero Noberasco che insieme alla figlia Enrica si occupano di gestire i rapporti tra le famiglie e l’associazione. Il direttivo è composto oltre che da Enrica Noberasco anche da Fabio Verbosio, responsabile dei contatti stampa, Giulio Pizzigoni e Guido Sivori, tutti ragazzi che ora frequentano l’università.

“I “Giovani per la Scienza” ogni anno partecipano anche al progetto Fabbriche Aperte, dove ogni industria che partecipa ha un nostro referente che svolge anche la funzione di tutor per i ragazzi delle medie che partecipano attivamente al progetto, (nato par far conoscere da vicino agli studenti il mondo dell’industria e del lavoro) visitando dall’interno le fabbriche che si mettono a disposizione dei ragazzi” ha sottolinato Bianca Ferraris.

Al pomeriggio vengono organizzate anche conferenze alla quali sono invitate anche le famiglie dove vengono trattati ogni volta argomenti diversi che vanno dai buchi neri, alla Luna, a Marte o alla fisica per la medicina, un modo per avvicinare al mondo scientifico anche chi apparentemente non sembra essere interessato.

“É stato un grande momento da ricordare un anno fa quando il professor Antonino Zichichi, presidente del Centro Fermi dopo una visita nei nostri laboratori dell’Itis ha deciso di portare a Savona il progetto nazionale EEE da lui diretto; progetto che ha visto la partecipazione al Cern di Ginevra di tre nostri ragazzi e della nostra associazione per la creazione di un rivelatore a raggi cosmici a energie estreme, che verrà poi installato nei laboratori dell’Itis per captare le particelle provenienti dallo spazio. Ma ancora più grande è stata la nostra soddisfazione quando Zichichi è tornato a Savona per la seconda volta a trovarci in occasiona della conferenza pubblica relativa al “Il Progetto EEE a Savona”, facente parte del progetto nazionale del Centro Fermi “EEE (Estreme Energy Events): portare la scienza nel cuore dei giovani” ideato da Zichichi con il sostegno del Centro Fermi, dell’INFN, del MIUR, del CERN e del CCSEM” ha ricordato Bianca Ferraris.

Lo scopo del Progetto EEE è di intercettare i raggi cosmici a energie estreme che provengono dall’Universo, e di capire dove, come e quando nascono quelli primari che costituiscono la cenere del Big Bang. Affinché il progetto abbia successo è necessaria una triangolazione, ovvero i raggi cosmici devono essere captati in modo sincrono da tre rilevatori posti ad una certa distanza l’uno dall’altro. Per questa ragione sono state coinvolte le tre scuole di Savona (I.I.S. Chiabrera Martini, I.I.S. Ferraris Pancaldo e il Liceo Scientifico Grassi) nelle quali verranno installati i rilevatori.

La captazione sincronizzata da parte dei tre rilevatori dei raggi cosmici ad energie estreme costituirebbe non solo un grande successo per le scuole coinvolte e per l’associazione che ne coordina l’attività, ma per l’intero mondo scientifico. I rilevatori sono stati costruiti dagli studenti presso la sede del CERN di Ginevra.

Il progetto servirà quindi a dare ai giovani una formazione tecnico-scientifica completa.

“Giovani per la Scienza” vede aumentare di anno in anno i suoi soci ed è bello sapere che ci sono tanti giovani che scelgono volontariamente di dedicare il loro tempo alla scienza.

La scienza nel cuore dei giovani: Zichichi a Savona per il progetto Extreme Energy Events

Da IVG.it – 19 Settembre 2008

“Portare la scienza nel cuore dei giovani” è l’obiettivo del progetto “Extreme Energy Events”, che verrà esposto lunedì 22 settembre, a Savona, dal professor Antonino Zichichi. Il noto scienziato e presidente del Centro Fermi di Roma sarà il relatore della conferenza che si svolgerà nella sala convegni dell’Unione Industriali in via Gramsci.

Alle 16 il professor Zichichi incontrerà gli studenti dell’Itis “G. Ferraris” e visiterà i laboratori dove verrà installato il rilevatore MRPC. L’Istituto tecnico e l’Associazione Giovani per la Scienza infatti, nell’ambito del progetto EEE, sotto la direzione del Centro Fermi di Roma e in collaborazione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Genova, parteciperanno alla realizzazione e alla messa in funzione di un telescopio, avviando una raccolta dati che contribuirà a capire dove, quando e come nascono i “raggi cosmici” primari che costituiscono la “cenere” del Big Bang e viaggiano per milioni di anni a partire dalle zone più remote dello spazio.

Quindi, alle 18, la conferenza presso la sala convegni di Confindustria. Dopo il saluto di Marco Macciò, presidente dell’Unione Industriali di Savona. e di G. Battista Siccardi, dirigente scolastico dell’Istituto Ferraris”, l’incontro sarà introdotto da Bianca Ferrari, presidente dell’associazione Giovani per la Scienza. “Per le imprese che noi rappresentiamo – osserva Marco Macciò – è prioritario che siano preservate e rafforzate le specificità professionalizzanti dell’istruzione tecnica e che sia dato peso adeguato all’attività di laboratorio ed all’apprendimento anche pratico, valorizzando il patrimonio di intelligenze e di capacità professionali in grado di creare valore per l’economia e la società”.

Presentazione dell’Associazione

 COMUNICATO STAMPA

In occasione del Centenario della Relatività Ristretta di Einstein nella sede dell’Unione Industriali della Provincia di Savona,il giorno 12 maggio 2005 alle ore 16, verrà presentata l’ Associazione “Giovani per la Scienza”.

Un gruppo di circa trenta giovani studenti , di 14-18 anni, dell’Itis Galileo Ferraris , i quali ogni settimana da tre anni si ritrovano al di fuori dell’orario scolastico per studiare i classici della Fisica, quali Faraday, Maxwell, Bohr, Heisenberg, Einstein, hanno deciso di costituire una Associazione che si rivolga a tutti i giovani che si appassionano alla scienza. E’ nata così a Savona l’Associazione “Giovani per la Scienza” che ha la sua sede sociale presso l’Unione Industriali.

Questi giovani combinano lo studio teorico con le esperienze di laboratorio e ritengono che la fisica non possa basarsi esclusivamente su fatti empirici, ma che sia fatta anche di idee e di ipotesi , perché , come dice Einstein nelle sue note autobiografiche del 1949, i fatti di per sé non possono produrre una conoscenza scientifica senza una costruzione concettuale , libera da pregiudizi.

La sfida è quella di cercare di ricostruire il percorso delle grandi scoperte scientifiche e di riprodurle quando possibile in laboratorio.

E’ nell’età formativa dei 14-18 anni che si decide il proprio futuro e se in questa ristretta fascia di età non ci si avvicina e appassiona alla scienza, è difficile che lo si faccia in seguito.

Sino ad adesso l’attività svolta da questo gruppo dell’ITIS Galileo Ferraris ha riguardato lo studio della relatività ristretta, della fisica nucleare e dei campi elettromagnetici .

L’Associazione ha intenzione di estendere la propria esperienza alle fabbriche e all’università per confrontare ciò che studia con l’applicazione nella ricerca e nella tecnica, perché ritiene molto importante il rapporto triangolare scuola-università-industria.