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Presentazione pubblica dei nostri esperimentifoto_tutti_2013

Invito a visitare il laboratorio dei Giovani per la Scienza

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Aula 101 della palazzina Delfino del Campus Universitario

Via Magliotto, 2  Savona

Alcuni Soci riuniti al Campus Universitario in occasione del rinnovo del Consiglio Direttivo il 15 Aprile 2011

Il laboratorio dei Giovani per la Scienza (GpS) è aperto a chi vuole visitarlo su appuntamento, perché a Savona si possa nel tempo libero parlare di scienza tra i giovani.

Anche le scolaresche sono invitate, basta contattare la Prof.ssa Bianca Ferrari (biancaferrari@giovaniperlascienza.it).

Si possono organizzare su appuntamento incontri e lezioni tenute dai soci che hanno costruito gli esperimenti, con l’aiuto dei docenti dell’Associazione, scegliendo l’argomento che si vuole trattare dalla DINAMICA DELLA FISICA CLASSICA all’ELETTROSTATICA, dal CAMPO ELETTRICO al CAMPO MAGNETICO, dall’ELETTROMAGNETISMO alla IONIZZAZIONE DEI GAS, dall’OTTICA ai MOTORI MECCANICI , dalla TERMODINAMICA alla RELATIVITÀ.

 

La prof.ssa Ferrari e i giovani soci all’Open Day del Campus di Savona

In tre anni di attività abbiamo costruito un nostro laboratorio al Campus Universitario di Savona, con il sostegno della SPES, dell’Unione industriali, della Fondazione De Mari, dell’ITIS G. Ferraris, abbiamo aggiustato antichi strumenti, come la macchina di Van de Graaf o un modello ora funzionante del telefono, un gruppo ha letto  i “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze” di Galileo Galilei per immedesimarci in lui e ricostruire il suo piano inclinato rivivendo il mondo di quell’epoca, che non disponeva delle nostre strumentazioni sofisticate ma in cui Galilei seguiva il battito del polso per scandire il tempo e immaginava esperimenti ideali. Abbiamo così riscoperto come la proporzione geometrica degli spazi con i numeri dispari porti alla proporzione quadratica tra spazio e tempo. Prendendo spunto da un dipinto e dai musei di Firenze e di Monaco di Baviera, abbiamo realizzato con l’aiuto e la maestria del Prof. Luciano Arfini, un piano inclinato, antichizzandolo con le vernici e traguardando gli spazi con campanelle e sostegni di ottone.

Un secondo gruppo di noi ha letto l’”Evoluzione della Fisica” di Albert Einstein e ricostruito con le proprie mani un laboratorio elettromagnetico seguendo il filo conduttore del pensiero del grande scienziato.

Altri hanno catturato ioni con uno strumento da loro inventato per misurare la radioattività, sostenuti dal Dott. Giovanni Ghiso di Fisica Sanitaria

Altri hanno misurato la lunghezza d’onda di un laser.

Altri ancora dopo aver studiato Sadi Carnot e il primo e secondo principio della termodinamica, hanno costruito un modellino del motore Stirling, usando lattine di pelati come cilindri e lattine di bibite come pistoni.